venerdì 10 gennaio 2020



Non sa quante volte in passato tra quelle quattro pareti di vetro noi altri ci siamo riparati dalla pioggia, confessati, commossi per una notizia, abbiamo urlato, immaginato dei volti, fatto cenni a chi aspettava fuori, chiamato ambulanze, mentito, litigato, finto di essere qualcun altro o altrove senza il pericolo di farci geolocalizzare. 
Dentro una cabina succedeva sempre qualcosa, la nostra vita e il nostro mondo cambiavano un po’ e ogni volta che ne uscivamo fuori non eravamo più gli stessi che vi erano entrati.
Stefano Scanu - Il disordine del mondo - pag.69

Nessun commento: