Rabbrividisco. Sento il bisogno di confessarmi con Emilia.
«Non capisco» le dico, «non capisco perché il Partito sta perdendo tutto questo
tempo e non coglie il frutto della rivoluzione.»
«Sosò caro» mi dice Emilia, «il capitalismo non è ancora maturo.»
«Non capisco» le dico.
Emilia appoggia l’Unità sul letto. Sbuffa. Scosta Breve
corso di storia del Partito Comunista (bolscevico) dell’URSS per prendere la
sua Bibbia dal comò. Mi mostra alcune righe che ha sottolineato nel Libro del
Salmi. Salmo 118, strofa 22. «La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo.»
«Che vuoi dire, Emilia? Non ti capisco quando prendi la Bibbia in mano.»
Allora lei si fa seria e mi spiega.
«Che vuoi dire, Emilia? Non ti capisco quando prendi la Bibbia in mano.»
Allora lei si fa seria e mi spiega.
«Il Cristo Re è il Popolo, Sosò, e il
Popolo è il Cristo Re. Egli scelse di farsi uomo, figlio di un falegname,
emarginato e proletario, e non certo dottore nel Tempio, perché attraverso il
suo martirio divenisse una guida per i diseredati. Perché lo cito come esempio?
E’ presto detto.
Da una parte ci sono i capitalisti, quelli che si credono i
Padroni della Terra, e pensano di costruire il mondo, e lo fanno ognuno secondo
i propri valori, che si basano sulla violenza della competizione, e questi valori
gli servono per separare le pietre buone da quelle cattive, quelle utili da
quelle inutili; dall’altra c’è il popolo, mite e misericordioso, che compone
l’ammasso di pietre scartate dai capitalisti.
Fotografie di Danilo De Marco
Ma Dio, il vero Padrone della
Vigna, contraddice i finti padroni; c’insegna, per parola di Matteo, che gli
ultimi saranno i primi, e che meritano di essere pagati tanto quanto gli operai
più bravi e operosi; perchè la giustizia divina e sociale si manifesta proprio
tra gli scartati. Un altro proletario israelita come Marx, quasi duemila anni
fa, ha fondato la vera Prima Internazionale: è Gesù Cristo. E noi dobbiamo
farci Cristo, Sosò, tu devi farti Popolo. Ex uno plures. Egli fu messo in croce
dagli imperialisti romani perché scelse di essere pietra scartata. E noi, come
lui, dobbiamo annunciare alle cosiddette potenze del mondo e ai cosiddetti
potenti della Terra che le pietre scartate dai costruttori sono quelle che
fanno la Storia e le sorti dell’Uomo. A costo di finire in croce noi stessi,
capito?»
Francesco Paolo Maria Di Salvia - La circostanza - Pag.26-27
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