sabato 21 luglio 2018




Rabbrividisco. Sento il bisogno di confessarmi con Emilia. «Non capisco» le dico, «non capisco perché il Partito sta perdendo tutto questo tempo e non coglie il frutto della rivoluzione.»


«Sosò caro» mi dice Emilia, «il capitalismo non è ancora maturo.»
«Non capisco» le dico.


Emilia appoggia l’Unità sul letto. Sbuffa. Scosta Breve corso di storia del Partito Comunista (bolscevico) dell’URSS per prendere la sua Bibbia dal comò. Mi mostra alcune righe che ha sottolineato nel Libro del Salmi. Salmo 118, strofa 22. «La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo.»
«Che vuoi dire, Emilia? Non ti capisco quando prendi la Bibbia in mano.»
Allora lei si fa seria e mi spiega. 


«Il Cristo Re è il Popolo, Sosò, e il Popolo è il Cristo Re. Egli scelse di farsi uomo, figlio di un falegname, emarginato e proletario, e non certo dottore nel Tempio, perché attraverso il suo martirio divenisse una guida per i diseredati. Perché lo cito come esempio? E’ presto detto. 
Da una parte ci sono i capitalisti, quelli che si credono i Padroni della Terra, e pensano di costruire il mondo, e lo fanno ognuno secondo i propri valori, che si basano sulla violenza della competizione, e questi valori gli servono per separare le pietre buone da quelle cattive, quelle utili da quelle inutili; dall’altra c’è il popolo, mite e misericordioso, che compone l’ammasso di pietre scartate dai capitalisti. 

Fotografie di Danilo De Marco

Ma Dio, il vero Padrone della Vigna, contraddice i finti padroni; c’insegna, per parola di Matteo, che gli ultimi saranno i primi, e che meritano di essere pagati tanto quanto gli operai più bravi e operosi; perchè la giustizia divina e sociale si manifesta proprio tra gli scartati. Un altro proletario israelita come Marx, quasi duemila anni fa, ha fondato la vera Prima Internazionale: è Gesù Cristo. E noi dobbiamo farci Cristo, Sosò, tu devi farti Popolo. Ex uno plures. Egli fu messo in croce dagli imperialisti romani perché scelse di essere pietra scartata. E noi, come lui, dobbiamo annunciare alle cosiddette potenze del mondo e ai cosiddetti potenti della Terra che le pietre scartate dai costruttori sono quelle che fanno la Storia e le sorti dell’Uomo. A costo di finire in croce noi stessi, capito?»
Francesco Paolo Maria Di Salvia - La circostanza - Pag.26-27











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