Seduti sul parapetto dei vecchi bastioni ci eravamo messi a
mangiare le noci, spaccandole tra due pietre, e a vedere il tramonto inondare i
palazzi e le vie sottostanti, in un mutismo ormai complice, Visto che nessuno
si lagnava dei rispettivi silenzi. I nostri pensieri se ne andavano per i fatti
loro. Chissà se avevano punti convergenti o se qualche volta si sfioravano.
In effetti «a
cosa stai pensando?» glielo avevo chiesto pochissime volte, ricevendo risposte
lapidarie o sguardi smarriti. Martino, nella sua muta tranquillità, sembrava
guardare altrove, oltre le cose. Chissà cosa aveva in mente, che vedeva, e se c’era
qualcuno accanto a lui.
Poi, all’improvviso: «Leo, ma ti dispiace se un giorno me ne vado?».
Poi, all’improvviso: «Leo, ma ti dispiace se un giorno me ne vado?».
Franco Faggiani - La manutenzione dei sensi - pag.98-99
1 commento:
O la manutenzione dei sensi? Guarda che ti seguo 😄Daniela, pronto... dipendeeeeenze???!!!
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