
opera di Fulvio Roiter
Coi
suoi confini ambigui mutanti a ogni variazione di marea, con la sua incerta
localizzazione affidata ad un'arte nautica ingegnosa ma ancora improbabile, coi
suoi approdi concessi dal volere dei venti o più spesso rimessi al caso, col suo
delinearsi a volte impalpabile sulla linea dell'orizzonte, l'isola è la sede
ideale dell'immaginario.
Angelo Arioli - Isolario arabo medioevale - pag.67
Nessun commento:
Posta un commento