Abbiamo, noi
esseri umani, una capacità sorprendente e invidiabile di trovarci delle vie di
fuga, qualora l’aria si faccia, per un motivo o per l'altro, irrespirabile.
Siamo
sublimemente capaci di distrarci, svicolare. schivare. spostarci. Andare
altrove. Lasciare la strada principale e addentrarci in certi viottoli
seminascosti dai rovi o sederci sul ciglio, mentre gli altri vanno. Lasciar che
gli altri vadano e trovar per noi un angolo riparato, tana o nascondiglio.
Fermarci o deviare, l’importante è dedicarci ad altro, permettere che qualcosa,
anche di piccolo e marginale, ci distolga e ci porti in altri universi.
È la nostra
salvezza.
È
anche la nostra migliore virtù, secondo me.
Non
credo infatti che sia sempre il caso di immergersi nel pieno delle cose, nel
vortice, soprattutto se le cose sprofondano in zone putride e malsane, in
una specie di melma buia e fangosa. Ben vengano le ali che ci spostano, i
voli di cui siamo capaci.
Per esempio, alleviamo galline.
Paola Mastrocola
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