mercoledì 24 dicembre 2014

da Informazione Libera


E venticinque minuti dopo, sul binario 4 della stazione di Bologna, c’era un signore pelato che guardava le cose, la stazione, la gente, come se fossero interessantissimi, per lui, la stazione di Bologna e i passeggeri in attesa del regionale veloce Ancona Piacenza delle otto e ventiquattro.
E aveva in mano una borsa nera con su scritto, in bianco “Vernice is faaaantastic”, mi era sembrato, e mi era sembrata una bellissima borsa, e poi avevo letto meglio “Venice is faaaantastic”, c’era scritto, e mi era sembrata una borsa un po’ meno bella.
E avevo pensato che io non lo sapevo, perché le cose insensate mi sembravan più sensate delle cose sensate, forse era perché a noi era toccato di vivere in un periodo che era talmente insensato che fingere una cosa sensata, come l’ammirazione per Venezia, era meno sensato che fingere una cosa insensata, come l’ ammirazione per la vernice.
Che poi, tra l’altro, se uno faceva il pittore, non era insensata per niente, l’ammirazione per la vernice.

Paolo Nori - La banda del formaggio - pag. 93 

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