domenica 8 dicembre 2013



In quei giorni immaginavamo noi stessi come prigionieri dentro un recinto, in attesa di essere liberati nel pascolo delle nostre esistenze. Quando fosse giunto il momento, la vita, e il tempo stesso, avrebbero subito un'accelerazione. 
Come avremmo potuto sapere che in effetti le nostre vite erano già cominciate, che alcuni vantaggi ce li eravamo accaparrati e che qualche danno era già stato inflitto? 
E che, per di più, ci avrebbero solo liberati dentro un recinto più grande i cui limiti avremmo in principio faticato a riconoscere?

Julian Barnes - Il senso di una fine - pag.11

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