mercoledì 17 luglio 2013

foto di Yvette Depaepe



Fuori c’era la libertà. Fuori c’era la vita a cui lui intendeva appartenere – la vita dei grilli che schizzavano fuori dall’erba, degli uccelli che volteggiavano decine di metri più in basso nella valle o si libravano verso le cime dei monti, degli animali invisibili nel sottobosco che di tanto in tanto rivelavano la loro presenza con una fruscio o un repentino scoppio di strida o richiami agitati; le piante che si adattavano alle loro vegetali pulsioni e obiettivi, quasi impercettibilmente, le rocce e i sassi, apparentemente inerti e tuttavia misteriosamente partecipi del cambiamento e movimento costante della terra.                              
Bastava essere silenziosi, accorti, osservare e intuire – e quello era l’unico talento di Ravi, a quanto era dato vedere. 
Anita Desai - L'artista della sparizione - pag.96-97

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