mercoledì 16 febbraio 2011


"Pompei" di Mimmo Jodice

È in questa vita di tutti i giorni che si è sviluppato lo sguardo estraneo. Lentamente, silenziosamente, spietatamente in mezzo a strade, a pareti, a oggetti familiari. Ombre significative vagano intorno popolando lo spazio.
E gli si sta dietro con un sensorio che ti brucia di dentro con un continuo guizzare.
Il banale vocabolo persecuzione ha più o meno quest’aspetto.
Ecco perché non posso lasciar correre quella motivazione dello SGUARDO ESTRANEO che mi si attribuisce in Germania.
Lo sguardo estraneo è una cosa vecchia, che ho portato via con me, già bell’e fatta, dalla realtà che mi era nota.
Non ha niente a che fare con l'espatrio in Germania.
Per me estraneo non è il contrario di noto, è il contrario di familiare.
Ciò che è ignoto non dev'esserci necessariamente estraneo, ma può diventarlo ciò che ci è noto.
Herta Muller - Lo sguardo estraneo - pag.32-34

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