giovedì 31 luglio 2008


George de La Tour

Era un illusionista.
Gli chiesi mille volte come faceva a fare quelle meraviglie.
Non rispose mai veramente, diceva che lui non faceva proprio niente, non spostava le cose, cercava solo di farle vedere in un posto diverso da quello in cui noi credevamo di vederle; eravamo noi incapaci di vedere. Avete delle abitudini visive che non riuscite a togliervi, mi scriveva: siete pigri e distratti, non avete voglia di spostare gli occhi.
Solo una sera, che eravamo seduti a guardare il mare mi rivelò una cosa che credo fosse il centro del mistero. C'era il sole basso, quasi spariva all'orizzonte, e lasciava sulle cose un ombra lunga e pallida. La spiaggia non aveva sabbia, solo sassi. Mi disse:
"Li vedete questi sassi?" Gli risposi che certo li vedevo. Allora mi spiegò che li vedevo perchè la luce, mettendosi in diagonale e creando l'ombra, li rendeva visibili; invece quando si mette perpendicolare e inonda di sè il mondo, noi non vediamo più niente. Pluff.

Paola Mastrocola - Più lontana della luna - pag.220

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