Prima di salutare gli racconto un fatto. "Sto in un cantiere e mi fa da manovale un uomo della mia età, sotto i cinquanta. È un curdo, una volta scrittore, parla inglese. Sui cantieri si trovano uomini interessanti, sbattuti, di passaggio, marinai spiaggiati per sempre. È ferito a un occhio.
Com'è stato? La risposta è una mossa con la mano gettata dietro la spalla. Da noi vale per acqua passata, in curdo non so.
A mensa gli chiedo se vuole caffè, lui dice di no, io glielo do lo stesso dal mio thermos.
Un giorno mette fuori un foglio scritto in inglese. La polizia di un popolo che non voglio nominare lo imprigiona a regime di batoste. Gli si guastano gli occhi, uno si sana, l'altro no.
Occhi in inglese è 'eyes'. Un errore di battuta sul foglio li trasforma in 'yes'. Per le botte ha gli 'yes' guasti. E l'errore è giusto, ha tutti i sì rovinati, di rado gliene tiro fuori qualcuno ammaccato in cambio di un'offerta di caffè, di una mano a impastare calce.
Le botte guastano i sì più degli occhi.
Erri De Luca - Tre cavalli - pag.17
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