mercoledì 25 dicembre 2024

Così ebbe inizio il mio viaggio dentro un'esperienza.
Fu un viaggio compiuto sempre per divertimento, senza altre motivazioni che il desiderio di farlo. Ma all’inizio ciò che cercavo era soltanto una gratificazione sensuale — la sensazione dell’altezza, la sensazione della distanza, la sensazione dello sforzo, la sensazione di benessere: la brama della carne, la brama degli occhi, l’orgoglio della vita. 


 Non ero interessata alla montagna di per sé, ma per l’effetto che aveva su di me, come la gatta che non accarezza l’uomo ma se stessa quando si struscia contro la gamba dei suoi pantaloni. Ma quando divenni più matura, e meno arrogante, cominciai a scoprire la montagna in sé.

Tutto divenne pregevole ai miei occhi, i suoi contorni, i suoi colori, le sue acque e le sue rocce, i fiori e gli uccelli. Questo processo ha richiesto molti anni, e non si è ancora "completato”. La conoscenza dell’altro non ha mai fine. E ho scoperto che l’esperienza che l’uomo ne fa amplia le rocce, i fiori e gli uccelli. L’oggetto che si vuole conoscere cresce con la conoscenza.

Nan Sheperd - La montagna vivente - pag 173
 

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