sabato 14 marzo 2020

i bagnini volontari a Lesbo


Resta ancora da definire la qualità della felicità. Se la tua professione, se la passione della tua vita ti conduce a valutare la condizione umana, allora devi aprire il cuore alla totale miseria che questa cela in sé: in qualsiasi caso, non puoi restare indifferente alla gioia della creatività, alla gioia di vedere la matita che corre sulla carta. Sei dunque un baro? Sicuro. Ma in ogni grande avventura esiste un imperativo: devi dare una parte di te — che mangino la tua carne, che bevano il tuo sangue... La peggior fine è una sorta di meschino, volgare disturbo: quello è la negazione di tutto. Non abbandonare le luci della festa — oh, è l’orrore della noia: la noia è colpa.
Se la tua esistenza non è davvero incredibile, essa non è degna nemmeno di una parola. 
Imre Kertesz - Io, un altro - pag.97

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