
Immaginate un ragazzo che corre in moto su una strada secondaria. Il vento gli batte sul viso. Il ragazzo chiude gli occhi e apre le braccia, come nei film, sentendosi vivo e in piena comunione con l’universo. Non vede il camion sopraggiungere dall’incrocio. Muore felice. La felicità è quasi sempre un’incoscienza. Siamo felici nei brevi attimi in cui chiudiamo gli occhi.
Josè Edoardo Agualusa - Il venditore di passati - pag.72
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