“Ma
mi dica, mio caro, chi sono i suoi clienti?”
Félix
Ventura a quel punto si è arreso. A lui si rivolgeva, ha spiegato, tutta una
classe, la nuova borghesia. Imprenditori, ministri, proprietari terrieri,
trafficanti di diamanti, generali, gente, insomma, col futuro assicurato. Ciò
che manca a queste persone è un buon
passato, antenati illustri, titoli. Riassumendo: un nome che riecheggi nobiltà
e cultura. Lui vende loro un passato nuovo di zecca. Traccia il loro albero
genealogico. Fornisce le fotografie dei nonni e dei bisnonni, gentiluomini
dall’aspetto elegante, signore di una volta. Agli imprenditori, ai ministri,
piacerebbe avere come zie quelle signore, ha proseguito, indicando i ritratti
sulle pareti – vecchie aristocratiche, autentiche bessanganas – piacerebbe avere un nonno con il portamento illustre
di un Machado de Assis, di un Cruz e Sousa, di un Alexandre Dumas, e lui vende
loro questo sogno innocente.
Josè Edoardo Agualusa - Il venditore di passati - pag.19
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