venerdì 23 maggio 2014


Dai finestrini aperti delle carrozze, insieme alla sabbia salnitrosa sollevata dalle ruote del convoglio, entra un caldo secco, come da pentola a pressione.                      
All’improvviso, come colpiti da una visione irreale, i passeggeri boccheggianti del lato di ponente si mettono a osservare un’orfana nuvola bianca che avanza miracolosamente srotolandosi nell'irradiante luminosità del cielo.                           
Quasi si trattasse della visione di un angelo smarrito, i passeggeri incantati seguono la traiettoria e le forme in cui si sfilaccia lentamente la nuvoletta trovatella.                          
Nella calura infernale già non si capisce se sia più bella la nuvola che attraversa il cielo blu o la sua ombra fresca che unge il dorso bruciante delle pietre di salnitro.
Hernan Rivera Letelier - I treni vanno in purgatorio - pag.152

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