Pag.
7 Roma trionfo del diritto
Hai fatto genti diverse una sola patria,
la tua conquista ha giovato a chi viveva
senza leggi:
offrendo ai vinti l’unione del tuo diritto
hai reso l’orbe diviso unica Urbe.
Riconosciamo
tuoi capostipiti Venere e Marte,
la madre degli Eneadi e dei Romulidi il
padre,
la
violenza delle armi è raddolcita dalla clemenza usata
nella vittoria,
entrambi i nomi esprimono il tuo cuore;
di
qui la tua buona gioia dello scontro come del perdono,
vincere chi si è temuto, amare chi si è
vinto.
Colei
che inventò l’olio, colui che scoprì il vino
Sono adorati, e il ragazzo che primo premè
al suolo
l’aratro;
ottenne
altari con l’arte di Peone la medicina
e,
forte della sua nobiltà, è dio l’Alcide:
così
anche tu, che abbracci il mondo con trionfi
che portano leggi
e fai che tutto viva sotto un comune
patto.
Pag. 11 imparare dagli
errori
E’
ciò che guasta gli altri regni a rinforzarti:
rinasci perché dai tuoi danni sai trarre
forza
e crescita.
Pag. 13 amore, felicità e
memoria
Sia
che mi spetti finire nelle mie patrie terre la vita,
sia che mai tu mi venga invece restituita
agli occhi,
io
mi dirò fortunato e felice al di là di ogni altro
desiderio
se crederai per sempre di ricordarti di
me.
Foto di Mohssen Kasirossafar
Testi da Rutilio Namaziano - Il ritorno
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