sabato 3 agosto 2013



Pag. 7 Roma  trionfo del diritto
 Hai fatto genti diverse una sola patria,
     la tua conquista ha giovato a chi viveva senza leggi:
 offrendo ai vinti l’unione del tuo diritto
     hai reso l’orbe diviso unica Urbe.

Riconosciamo tuoi capostipiti Venere e Marte,
     la madre degli Eneadi e dei Romulidi il padre,
la violenza delle armi è raddolcita dalla clemenza usata
             nella vittoria,
    entrambi i nomi esprimono il tuo cuore;
di qui la tua buona gioia dello scontro come del perdono,
     vincere chi si è temuto, amare chi si è vinto.
Colei che inventò l’olio, colui che scoprì il vino
     Sono adorati, e il ragazzo che primo premè al suolo
               l’aratro;
ottenne altari con l’arte di Peone la medicina
      e, forte della sua nobiltà, è dio l’Alcide:
così anche tu, che abbracci il mondo con trionfi
               che portano leggi
      e fai che tutto viva sotto un comune patto.




Pag. 11 imparare dagli errori
E’ ciò che guasta gli altri regni a rinforzarti:
     rinasci perché dai tuoi danni sai trarre forza
              e crescita.





Pag. 13  amore, felicità e memoria
Sia che mi spetti finire nelle mie patrie terre la vita,
     sia che mai tu mi venga invece restituita agli occhi,
io mi dirò fortunato e felice al di là di ogni altro
              desiderio
     se crederai per sempre di ricordarti di me.



Foto di Mohssen Kasirossafar
Testi da Rutilio Namaziano - Il ritorno

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