domenica 26 giugno 2011


installazione di Ryoji Ikeda

— E' solo uno schizzo, Madurer. Niente è ancora finito. Potrebbe essere un macigno. E può essere la capanna dei contadino. Il pittore, con tocchi leggeri, aggiunse qualche segno, e formò l'immagine della capanna. - E la capanna di un amico di Mutkui! — sbottò entusiasta Madurer. - Come si chiama? — chiese Sakumat senza voltarsi, - Non ricordavo che Mutkui avesse un amico. - Nella storia non c'era, infatti! Però Mutkui poteva avere un amico contadino, vero? - Certo che poteva. Era un uomo socievole, anche se stava bene con le sue capre. - Allora facciamo che si chiamava Insubat! - Si: questa è la capanna di Insubat.
(...)
- E il grande macigno, Sakumat? - Quale macigno? - Quello che... Quello che poteva essere un macigno, e dopo è diventato la capanna di lnsubat. Quello che non era ancora la capanna... Il macigno che avrebbe potuto esserci, insomma... - Si, ricordo. Cosa vuoi sapere? - Dov'è? -Non so, Madurer. Non esisteva ancora... C'era qualcosa, là, e abbiamo deciso che è la capanna di lnsubat. C'è solo la capanna di lnsubat. - Ma avrebbe potuto esserci anche il macigno, vero? F se non c’e, dov'è? Voglio dire, non esiste proprio per niente? Non c'è? Sakumat stava per rispondere, ma si trattenne. Tacque per qualche istante. Poi disse: - Forse è dall'altra parte della montagna. E' sul lato che non vediamo. Madurer prese a sfogliare il libro. - Facciamo che è dall’altra parte della montagna, - disse.
Roberto Piumini - Lo stralisco - pag.32-33

installazione di Ryoji Ikeda

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