domenica 23 gennaio 2011


opera di Van Gogh

La musica è bellissima. Dalla culla dei tempi noi (gli ebrei) abbiamo cercato un modo nuovo di parlare. Spesso diamo la colpa del trattamento ricevuto nel corso della Storia a orrendi equivoci. (Le parole non significano mai quello che noi vogliamo che significhino.) Se comunicassimo con qualcosa come la musica non verremmo mai fraintesi, perché nella musica non c’è nulla capire.
Questa è stata l’origine del canto della Torah e molto probabilmente anche dell’yiddish - la lingua più onomatopeica di tutte.
E’ anche il motivo per cui i più anziani della nostra gente, in particolare quelli sopravvissuti a un pogrom, canterellano così spesso, anzi, a quanto pare non smettono mai di canterellare, decisi come sono a impedire l’arrivo del silenzio o di qualunque significato linguistico.
Ma finchè non troviamo questa nuova maniera di parlare, finchè non troviamo questa nuova maniera di parlare, finchè non troviamo un vocabolario non approssimativo, le parole prive di senso sono la cosa migliore di cui disponiamo.
Jonathan Safran Foer - Ogni cosa è illuminata - pag.242

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