Temiamo ciò di cui proviamo più il bisogno, forse per l'oscura cognizione ch'infine conoscendolo nella sua concretezza ne potremmo rimaner delusi, o svalutarlo possedendolo: quasi un bene consueto di cui più non ci si accorge... Perciò tendiamo a farlo restare là: tenerezza o gioia che sia, in un inappagabile senso... tra le foschie della distanza. E trascorriamo così nostra via: camminando al buio, pur se una lanterna ci affianca ogni tentato passo. La lasciamo spenta, sognandone la luce o il vago e dolce tormento di sua fiamma...il cui riverbero è intenso, per noi, in proporzione alla sua mancanza.
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Temiamo ciò di cui proviamo più il bisogno, forse per l'oscura cognizione ch'infine conoscendolo nella sua concretezza ne potremmo rimaner delusi, o svalutarlo possedendolo: quasi un bene consueto di cui più non ci si accorge... Perciò tendiamo a farlo restare là: tenerezza o gioia che sia, in un inappagabile senso... tra le foschie della distanza.
E trascorriamo così nostra via: camminando al buio, pur se una lanterna ci affianca ogni tentato passo.
La lasciamo spenta, sognandone la luce o il vago e dolce tormento di sua fiamma...il cui riverbero è intenso, per noi, in proporzione alla sua mancanza.
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