sabato 10 gennaio 2009

foto di Marco Di Lauro

La morte dicono i grandi, è la gran malattia

da cui non si scampa: si muore perchè il tempo passa,

il tempo è il grande assassino.

Ma questo noi bambini lo capiamo mica tanto,

chè il tempo per noi è solo la frutta che matura e diventa marcia,

l'estate che arriva, le giornate che prima si slungano con gioia,

poi si scorciano.

Camminiamo nel tempo, noi bambini, senza pensarci.

Conosciamo le domeniche pomeriggio, la stazione Vail deserta,

i cantieri vuoti, la strada senza ombre,

il silenzio degli spazi incolti,la polvere nei capelli,

il serpente marrone delle nostre cacche, i buchi nelle suole,

il lezzo dell'immondizia che cuoce al sole sotto nugoli

di mosquitos, i sentieri delle quintas che vanno chissà dove.

E questa faccenda del tempo non la intendiamo proprio,

dato che ad essere atroce non è la morte,

ma la morte dei bambini.

Chè adesso, in questa notte portena, sentiamo

- ne abbiamo la certezza, sappiamo senza poter spiegare -

che da qualche parte sta morendo un piccolino per fame,

per un incidente o per brutalità del fango originario

che torna a riemergere, per volontà di profanazione della vita.

E allora gridiamo: che qualcuno ci dica se questo nostro sapere

è il tempo.

Laura Pariani - Dio non ama i bambini - pag.242

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