domenica 17 luglio 2022

- Vorrei invitarvi ad alzare tutti un braccio, - dice quando prende il microfono, - e a tenere il palmo della mano aperto -. Mostra come fare e la piazza intera, insieme a lei, alza un braccio verso l'alto. - Chiudete un dito ogni volta che una delle frasi che dico ha a che fare con voi, se avete vissuto quella situazione almeno una volta, okay? -

 Milano, la marcia contro il razzismo 'People, prima le persone' -  Primopiano - Ansa.it

La folla sembra aver capito, la gente annuisce. - Abbassa un dito se almeno una volta nella vita hai sentito che la gente conoscesse la tua storia solo perché conosceva il colore della tua pelle. Se ti hanno detto che in questo Paese non dovevi starci, che dovevi tornartene da dov'eri venuto perché quelli come te, qui, non sono i benvenuti -. Tutti i ragazzi e le ragazze nere presenti abbassano un dito.

- Abbassa un dito se hai avuto il cuore in gola passando di fronte alle forze dell' ordine perché, anche sapendo di non aver fatto nulla di male, i loro occhi erano puntati su di te. Abbassalo se ti hanno sempre chiesto il permesso di soggiorno e mai... - insiste su quella parola, dandole il tempo di sedimentarsi, - ... mai i documenti. Perché la tua pelle dice che se sei qui, o sei un irregolare o hai un permesso di soggiorno. Nessuno si aspetta che tu sia italiano -. Tantissimi abbassano un altro dito. - Abbassa un dito se ti sei sentita oggetto degli occhi degli uomini che ti guardavano come qualcosa di esotico, come una fantasia. Se ti hanno vista e hanno pensato che con te avrebbero scopato volentieri perché sai di selvaggia, - aggiunge con cattiveria. - Abbassa un dito se sei stanco di non trovare casa perché non affittano a quelli come te, «perché non pagate». E quelli come te non li prendono a lavorare, soprattutto a contatto col pubblico perché alla gente potrebbe dare fastidio essere serviti da quelli come te -. Manca un solo dito. - Abbassa un dito se hai mai avuto paura di poter morire di razzismo, di poter morire perché quello che sei fuori ha dato il diritto agli altri di spegnere ciò che sei dentro -.

- Io qui sono rimasta senza dita! - grida Fatima agitando il pugno nella sua direzione.

 La piazza di chi prende la parola contro il razzismo - Annalisa Camilli -  Internazionale

- Se avete ancora su tutte le dita, sappiate che quello è il vostro privilegio bianco. E no, non è una vostra colpa, - chiarisce Sabrina. - Ma lo diventerà nel momento in cui ignorerete ciò che succede al ragazzo col pugno chiuso al vostro fianco.

Sabrina Efionayi - Addio, a domani - Pag.179-180

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