Gli piacerebbe tornare indietro, quando era piccolo, quando passava ore a incastrare mattoncini di plastica, quando non aveva nient'altro da fare che costruire case, auto, aerei, e ogni sorta di creatura articolata dai poteri straordinari. Si ricorda di quell'epoca che non gli sembra così lontana - a portata di mano eppure scomparsa -, l'epoca in cui giocava con Sonia a Indovina chi? o a Occhio alla talpa sulla moquette del salotto.
Delphine De Vigan - Le fedeltà invisibili - pag.138
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