Nel suo Zarathustra Friedrich Nietzsche ricorda le tre metamorfosi dello spirito. Prima lo spirito diventa cammello, poi il cammello diventa leone, e infine il leone fanciullo. Diventa cammello perché piega le ginocchia per prendere su di sé il carico delle cose pesanti, le tentazioni e la verità, i disprezzati e i sordi nello spirito. Poi diventa leone, per affrontare i nemici e attuare la libertà di una nuova creazione, nuovi valori, nuovo amore.
. Infine, il leone diventa fanciullo. «Che cosa sa fare il fanciullo, che neppure il leone era in grado di fare? Perché il leone rapace deve anche diventare un fanciullo? Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì. Sì, per il giuoco della creazione, fratelli, occorre un sacro dire di sì: ora lo spirito vuole la sua volontà, il perduto per il mondo conquista per sé il suo mondo».
Gabiella Caramore - Come un bambino - pag,83-4